All’interno della collezione privata di carrozze d’epoca esposta a Cascina Farisengo, troviamo un bell’esemplare di carrozza Ominbus utilizzata per il trasporto pubblico delle persone.
Omnibus: un po’ di storia…
La carrozza “Omnibus” (dal latino “per tutti”) fece la sua prima apparizione a Parigi, nel 1819, come vettura per il servizio pubblico ed era solitamente trainata da due cavalli.
Nata da un’idea del celebre filosofo Pascal già nel 1662, è considerata l’antenato dell’odierno autobus. Era definita dal popolo “carrozza da cinque soldi” poiché quello era il costo del trasporto per ogni persona.
Fin dalla sua creazione, la vettura era in grado di trasportare fino a 18 persone su panche collocate lungo i lati, longitudinalmente rispetto al senso di marcia. L’accesso era consentito da una porticina situata sul retro. Nel tempo, l’Omnibus subì diverse trasformazioni. Nel 1860 comparvero i primi Omnibus privati, per lo più utilizzati da hotel e compagnie ferroviarie per trasportare i viaggiatori oppure da famiglie numerose per le loro passeggiate.
Introdotto nel XIX secolo negli Stati Uniti, iniziò a essere definito “opera bus”.
Qualche caratteristica di produzione
Gli omnibus venivano prodotti in due versioni, quella estiva e quella invernale. La prima differiva dalla seconda principalmente per l’assenza delle finestre: il compartimento non era chiuso.
Il modello esposto presenta la parte inferiore del corpo in vimini.
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